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domenica 9 novembre 2014

Il tour autunnale dei Dead Cat in a Bag.



Il tour autunnale dei Dead Cat in a Bag

Reduci dall'ottimo Late for a Song, i piemontesi Dead Cat in a Bag si apprestano ad esibirsi live in un nuovo tour autunnale.

Di seguito le date:

31 OTTOBRE – Halloween Party Mulino, via Molini della Barca, Collegno (TO)
6 NOVEMBRE – Surfer Joe Diner, Piazza Mascagni 2, Livorno
29 NOVEMBRE – Teatro Comunale di Dozza via XX Settembre 51, Dozza Imolese (BO
30 NOVEMBRE – Arci Chinaski, via F.lli Bandiera, 8 – Sermide (MN)
01 DICEMBRE – Ruota Libera Tutti, via Giustizia, 19 – Mestre (VE)
02 DICEMBRE – Lio Bar, via G.Togni, 43 – Brescia


Late for a Song è il nuovo, secondo disco dei Dead Cat in a Bag. Dopo la lusinghiera accoglienza della critica per il primo album, Lost Bags, e le incursioni live in sestetto e quartetto, la band ha radicalizzato il suo approccio nomadistico al folk: Late for a Song è fatto di fiori appassiti e ruote dentate e suona come la colonna sonora di un immaginario western post-atomico interpretato da gitani, ambientato in un ventoso deserto cosparso di giostre in disuso, fabbriche diroccate, case d’infanzia ingombre di polvere e ricordi. Vuole fare un po’ paura e un po’ sorridere, con echi di circo e di vecchi film dell’orrore, digressioni dodecafoniche e parentesi rumoristiche. Auspicabilmente, vorrebbe anche far pensare e commuovere. E persino battere il piede a tempo.

Agli strumenti tradizionali ed etnici come banjo, balalaika, mandolino, dobro, violino, contrabbasso, fisarmonica, tromba, sega musicale, ukulele, armonium e pump organ si uniscono chitarre elettriche, un moog, strumenti autocostruiti, percussioni metalliche, campionamenti, un piano preparato e una vena di elettronica sfumata su suoni ambientali, per un viaggio che tocca Francia, America, Messico e Balcani, tra blues da palude, folk spettrale, post-rock notturno e persino musica kletzmer e fado, cantato con metrica, rime e teatralità nella lingua del country.

Le canzoni parlano di adattamento, di una cravatta che non s’intona al mondo, di ciò che finisce, di ciò che ritorna come l’amianto, di lettere senza risposta, di silenzi che rivelano sospiri di vento, mattini pallidi come la nausea e vuoti come la speranza, coltelli, cappotti, strade di campagna, rimpianti, gatti, cani, amici d’infanzia, polvere, pianeti e atomi, fiori, mosche, ruggine, letteratura russa, colpi di tosse, corvi alla finestra, padroni di casa in cortile, preti sulle scale, scheletri nell’armadio, bicchieri sul tavolo, questioni personali. L’album è prodotto da Roberto Abis, registrato ovunque, perfezionato al Superbudda di Torino da Giupi Alcaro e vede tra i compagni di viaggio Enrico Farnedi, (Goodfellas), Fabrizio Rat Ferrero, Valerio Corzani (Mau Mau,Ex), Davide Tosches e Vito Miccolis.



BIOGRAFIA

I Dead Cat in a Bag si formano a Torino circa 7 anni fa. I componenti della band sono tutti impegnati, in varie forme, nello spettacolo (colonne sonore teatrali, recitazione, riprese, regia). Il progetto è multiforme di natura, folk per attitudine, instabile per necessità. L’idea di base è quella di riattualizzare e personalizzare il cantautorato oscuro della vecchia scuola (che la critica rintraccia spesso nei nomi di Waits, Cave, Lanegan, Reed, Cohen) ibridandolo con la propensione al paesaggio sonoro, alla trasversalità degli arrangiamenti, alla sincerità della confessione, passando attraverso le influenze più disparate (oRSo, Calexico, John Cale, A Hawk and a Hacksaw, Pogues, Howe Gelb, Jacques Brel, Gyorgy Kurtag). Alcune canzoni sono tanto peculiari, nella loro semplicità, da non trovare facili paragoni e definizioni. E va benissimo così. Soprattutto, la voce è meno roca di quanto non sembri a un primo ascolto.


I DEAD CAT IN A BAG SONO:

Luca Swanz Andriolo: voce, banjo, chitarra, chumbus, mandolino, balalaika, pump organ, percussioni

Roberto Abis: chitarre, tastiere, dobro, chitarra-banjo, viñuela, lap steel, armonium, moog, trattamento del suono

Andrea Bertola: violino, percussioni

David Proietto: contrabbasso

Scardanelli: fisarmonica, chitarra, zaino-batteria, sega ad archetto, pianoforte

Compagni di viaggio:

Enrico Farnedi: tromba, trombone, flicorno, ukulele

Fabrizo Rat Ferrero: piano preparato

Valerio Corzani: basso-tinozza

Davide Tosches: piano, batteria

Luca Iorfida: vibrafono


Album Credits

Prodotto da Roberto Abis

Registrato ovunque, perfezionato al Superbudda di Torino da Giupi Alcaro


Graphic layout: Lavinia Marinotti, Wonderingsolo

Photos: Federica Genovesi & Luca Andriolo (front cover), Luca Andriolo (back cover),

Lavinia Marinotti (inside cover), Andrea Bertola & Alessandro Bertaccini (booklet p. 5, 12)



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