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venerdì 29 gennaio 2016

Martin Barre al Club il Giardino, di Daniele Raimondi


Martin Barre, al Club il Giardino
Una delle icone dei Jethro Tull

La storia del futuro si può soltanto immaginare, quella del passato, è presente al Club il Giardino di Lugagnano (VR), grazie all’impegno di Giamprimo. Sabato 23 gennaio 2016, alle ore 21.50 sale sul palco veronese, la chitarra storica dei Jethro Tull, Martin Barre, chitarra elettrica e mandolino, accompagnato da Dan Crisp, chitarra elettrica e voce, Alan Thomson, basso e George Lindsay, batteria, con una scaletta che proporre brani dello storico gruppo, con sonorità care al blues, al folk rock, jazz rock e al progressive, tratte dalle innumerevoli suite e concept album, magnificamente dipinti, con tinte forti, dalla presenza dominante dei riff del flauto traverso di Ian Anderson.
Ricordare i Jethro Tull come un gruppo legato al progressive è certamente una forzatura, ma è un’eccezione fatta propria dai tantissimi fan che hanno seguito, per quasi un cinquantennio, le performance live provenienti da quell’orientamento musicale, che ha caratterizzato la musica degli anni settanta della band inglese, originaria di Blackpool.
Martin Barre, lascia nel 2011 i Jethro Tull, ma in tanti anni di appartenenza alla band inglese, si è cucito addosso centinaia di brani rimasti nella memoria e scritti nella storia della musica, tra i quali “Aqualung”, “Thick As A Brick”, “Living In The Past”, “Locomotive Breath”, “Bouree”, A Christmas Song”.
Martin arriva sul palco, è chiara la voglia di suonare ed è subito una missione rock, raccoglie una ventina di brani dal quaderno degli appunti, dalle sonorità muscolari dai timbri diversi e la band lo accompagna alla grande.
Senza pretesa di un minuzioso elenco: “Minstrel In The Gallery”, “Steal Your Heart Away”, “Eleanor Rigby”, una parte di “Thick As A Brick”, “Teacher”, chiamando il pubblico ad accompagnare il ritmo imposto della batteria, ecco “Fat Man” e chiusura con “Locomotive Breath”.
Martin, coglie momenti per conversare e scherzare con il pubblico, continuando a suonare, scende dal palco e si siede in prima fila, le sue note da una prospettiva diversa, insolita, che entusiasma il pubblico, che per tutta la serata, gli ha attribuito applausi a scena aperta e alla fine, lo aspettano per un autografo ed una foto.



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