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martedì 30 maggio 2017

Aldo Tagliapietra Band Club al Club il Giardino, di Daniele Raimondi


Aldo Tagliapietra Band Club al  Club il Giardino
di Daniele Raimondi

Da dodici anni il Club il Giardino di Lugagnano propone ogni anno il Verona Prog Fest, consolidato e trasformato nel tempo, in un vero e proprio “Festival” della musica rock progressiva e d’intorni.
Sabato 27 maggio, con la Aldo Tagliapietra Band, si chiude in bellezza la proposta 2017.
A partire dalle ore 22, sul palco del Giardino, la melodia della storica band Le Orme e della penna sovrana del maestro Aldo Tagliapietra, chitarra basso e voce: lo accompagnano sul palco, Andrea De Nardi, organo hammond, Matteo Ballarin, chitarra, Manuel Smaniotto, batteria.

Andrea De Nardi

Aldo con uno stile inconfondibile, spazia nel territorio ben conosciuto a amato dei fan e ripropone “Storia o Leggenda”, nel quarantesimo anno dall’uscita dell’album, ma ecco le prime note di: “Tenerci per mano”, “Storia e leggenda”, “Il musicista”, “Come una giostra”, “Se io lavoro”, “Un angelo”, “Il quadro” e chiude la prima parte con la strumentale “Al mercato delle pulci”. Un lavoro, credo, mai ascoltato interamente live e a mio avviso, mette assieme emozioni profondamente differenti, storie e temi diversi, che raccontano molto del passato e le fonti di ispirazione di ogni musicista, un lavoro da ascoltare attentamente, non è una classica mostra, bensì un viaggio nei contrasti sonori, un tuffo nelle partiture dai passaggi coinvolgenti, per veri capolavori musicali. 

Matteo Ballarin

Nella seconda parte, alcuni successi monumentali, si apre con: “Los Angeles”, “La porta chiusa”, “L’angelo rinchiuso”, “Gioco di bimba” e tuffo nella “suite” di “Felona e Sorona”, con l’intreccio di “Amico di ieri”, “Sospesi nell’incredibile” e saluta con “Sguardo verso il cielo”.
La band sul palco si diverte, duetta e strappa applausi, Aldo è in grande serata, ispirato, riuscita la scelta dei brani, con chitarra e basso ci sa fare, è sua la voce della storia, Matteo fa vibrare le note della chitarra, Andrea strapazza le tastiere, Manuel mantiene il ritmo e con un assolo ad altezza stratosferica,.
Il pubblico tutto in piedi non lascia uscire la Band e non potevano mancare: “Canzone d’amore” e “Cemento armato”.
Due ore di energia vitale, sprigionata da una virtuosa Band, che entra a piene mani, nelle appassionanti melodie e nei ritmi più vivaci. Un pubblico appagato applaude a scena aperta la magistrale esibizione live. Un concerto da ricordare!

Manuel Smaniotto

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